Molto forte, incredibilmente vicino di di Jonathan Safran Foer . Guanda. Un libro particolare che lascia un sapore amaro alla fine. Un libro che parla al cuore e scritto in modo particolare, senza un filo chiaro che mi ha lasciato spiazzata. Un ragazzino Oskar, newyorkese di nove anni, ha perso suo padre a causa dell’attentato delle Torri Gemelle. Con la sua fantasia inventa un metodo per volare e trovando una chiave con scritto “Black” inizia il suo viaggio per scoprire quello che si nasconde dietro. Un viaggio che lo porta a scoprire altre cose. Tutto ruota sull’accettazione di questa morte tragica senza aver salutato suo padre per l’ultima volta. Che dire? La storia è toccante ma l’architettura narrativa non mi ha aiutato. Tutto troppo. Farraginoso il modo di raccontare e poco lineare e carico di sentimenti da far uscire. Sufficiente. Voto 3 su 5.