Botero
Dal 5 maggio 2017 al 28 agosto 2017
Complesso del Vittoriano

Nella splendida cornice del Complesso del Vittoriano nel cuore di Roma troviamo una mostra intera dedicata all’artista colombiano Fernando Botero.
E’ come entrare in una dimensione nuova, nell’estro onirico, nel suo linguaggio tipico e pittorico con le sue forme voluminose e sensuali allo stesso tempo.
Questa rassegna nasce per celebrare l’85° compleanno dell’artista e i suoi 50 anni di carriera, ed è promossa dall’Assessorato alla Crescita culturale-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale e prodotta dal Gruppo Arthemisia e MondoMostreSkira, con il patrocinio della Regione Lazio. E’ impossibile non restare affascinati dal linguaggio dell’artista di Medellin, dai suoi colori che ci riportano in America Latina, dalla plasticità delle forme che così ridondanti si mescolano con la dimensione fantastica e fiabesca creata da Botero.
E’ come fare un passo e catapultarsi in un mondo così diverso dalla realtà dove anche ogni più piccola sfumatura nasce per colpire nelle forme che nella loro esuberanza conducono lo spettatore in un racconto le cui fila sono disegnate dall’artista stesso. I capolavori messi in mostra sono stati presi in prestito da tutto il mondo e l’intero allestimento è stato curato da Rudy Chiappini in collaborazione con Botero. Rimango sempre affascinata ogni volta che vedo un’opera di Botero e questa volta mi sono goduta un intero allestimento con i suoi quadri fatti di giocolieri, pagliacci, politici, innamorati, che seducono lo spettatore con una sensualità innata. E’ come essere avvolti da colori, stretti in un abbraccio dove non esiste malizia e si viene accolti all’ingresso da una scultura imponente realizzata in bronzo dal nome il “Cavallo con briglie”. La capacità dell’artista colombiano è quello di creare un’empatia con il suo pubblico attraverso le sue figure plastiche e volumetriche, mediante le emozioni tracciate negli sguardi dei suoi personaggi catturati in pose di vita quotidiana e non, ma anche con il racconto dedicato alla natura e agli animali.
La sezione che ho amato di più è quella dedicata alla religione dove il soprannaturale entra nella vita di ogni giorno in cui Botero riesce a imprigionare la dolcezza che la fede irradia nel cuore dei suoi personaggi. Nei suoi capolavori tutto sembra esagerato dalle forme ai colori, ma quello che più colpisce è la capacità di stupire sempre, proprio con una lingua propria diversa dalla perfezione che il mondo odierno ci offre, che arriva all’anima di cui la guarda nella pienezza dei lineamenti tracciati.

Una mostra assolutamente da vedere!
Voto 4 su 5.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *