Il 28 aprile 2011 nel braccio di Carlo Magno di Piazza San Pietro è stata inaugurata la mostra : “Giovanni Paolo II – Un omaggio di Benedetto XVI in occasione della Beatificazione”. L’allestimento a cura del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, in collaborazione con l’Ambasciata di Polonia presso la Santa Sede e del Ministero della Cultura e del Patrimonio Nazionale della Repubblica di Polonia, si suddivide in 15 sezioni che illustrano la vita e il longevo pontificato di Karol Wojtyla. Si parte dall’infanzia e dall’adolescenza di Wadowice fino al 1938, passando poi al periodo trascorso a Cracovia dal 1939 al 1978 (in cui il defunto papa ha attraversato la guerra, il lavoro da operaio, si è cimentato nelle poesie e nell’attività di attore, nonché di scrittore e filosofo, fino alla sua vocazione, i tempi da seminarista, la sua ordinazione, attraversando l’attività prima di Vescovo e poi di Cardinale). Inizia, quindi, il suo pontificato durato ben 27 anni dal 1978 al 2005. Qui troviamo le encicliche, le beatificazioni , i sinodi, i concistori, le ordinazioni episcopali e le nomine dei cardinali. Vi sono le opere letterarie, le encicliche, le canonizzazioni, le Giornate Mondiali della Gioventù, la sua grande devozione a Maria con il suo motto “Totus tuus”. Vengono raccolte le immagini, i video, le vesti, di tutti quegli avvenimenti che Giovanni Paolo II ha reso unici diventando protagonista della storia moderna: il suo attentato del 13 maggio 1981, il perdono all’attentatore, l’incontro con Suor Lucia la veggente di Fatima, il primo viaggio apostolico del Pontificato, in America Latina dal 25 gennaio al 1° febbraio 1979, quello più lungo, in Asia e Oceania, del 1986, nonché la visita pastorale a Gerusalemme con la splendida foto del muro del pianto, il Giubileo del 2000 e soprattutto l’incontro con i giovani a Tor Vergata, l’ultimo viaggio, ai piedi della Vergine di Lourdes nell’agosto 2004, le sue passeggiate in montagna, fino agli ultimi giorni, quelli della sofferenza, che il 2 aprile 2005 si è conclusa con una commozione che ha toccato tutti i continenti. A Roma per l’enorme numero di persone, sia fedeli che non, che si recavano a San Pietro sembrava di essere tornati ai giorni della GMG del 2000, ove i giovani di tutto il mondo, compresa me, avevano colonizzato tutte le strade della capitale sotto quel sole cocente. Vi sono anche le foto del funerale che ha fatto di Roma il centro del mondo per un giorno e l’ovazione dei fedeli con il “Santo subito!” Sicuramente Giovanni Paolo II , fin dalla sua elezione, quel 16 ottobre 1978, ha segnato un’epoca e i suoi continui viaggi in ogni angolo del mondo, per predicare come egli era solito affermare come i primi apostoli il Vangelo, hanno fatto di lui un papa “missionario”, così come è stato definito dalla Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli. Vi lascio con una frase che mi piace un sacco del nostro amato Papa Karol “L’amore non è una cosa che si può insegnare, ma è la cosa più importante da imparare”.

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