Il Gatto con gli Stivali, cartoon realizzato Dreamworks, ha dominato le classifiche di Natale rimanendo in testa e sbaragliando la concorrenza . Alla regia c’è Chris Miller e per quanto riguarda il doppiaggio, niente di più azzeccato: Antonio Bandares anche nella versione italiana. È davvero bravissimo con una voce importante e spagnoleggiante che rendono onore alle battute comiche della pellicola. Il film d’animazione è ben fatto e godibile e riesce a divertire il pubblico sia adulto che bambino. Nella trama non è stato inserito alcun personaggio dalla saga di Shrek, dove abbiamo già incontrato il gatto.. (La prima apparizione è in Shrek 2, dove per mandato di Re Harold il Gatto deve uccidere Shrek, ma fallendo gli viene risparmiata la vita e diventa amico dell’orco verde, entrando in rivalità con il Ciuchino. In Shrek 3 il Gatto è uno dei protagonisti della ricerca del giovane Artie, per poi venire scambiato da Merlino nel corpo del Ciuchino. Nell’ultimo capitolo di Shrek il Gatto, un po’ appesantito e meno agile, è compagno di Fiona, ma aiuterà i due protagonisti nella lotta con il Pifferaio Magico). In questo spin-off si parla solo del Gatto e conosciamo così tutta la sua storia. Il personaggio, liberamente ispirato a Zorro, è un latin lover e un famosissimo ladro, sulla cui testa pende una taglia. Ma è anche un gentiluomo, non ruba alle chiese e agli orfanotrofi. Infatti il Gatto viene abbandonato appena nato in un orfanotrofio nel paesino di San Ricardo ove viene allevato dalla madre di tutti gli orfani del paese insieme ad un uovo Humpty Alexander Dumpty, che diventerà il suo migliore amico.. Con lui formerà una società: il “Bean Club”, alla ricerca dei fagioli magici per salire sino al castello del cielo ove si trova l’oca delle uovo d’oro… Le loro strade si dividono per la bramosia dell’amico uovo che con l’inganno porterà il Gatto ad essere un ricercato, finchè la gatta ladra Kitty “Zampe di Velluto” non riporterà il Gatto al cospetto di Humpty per coronare il loro sogno.. Da qui inizia l’avventura dei tre fino al finale ove i sentimenti di amicizia e di onore prevarranno sull’odio e sull’avidità. Ciò che caratterizza il film sono le battute e un’ottima regia vivace, in cui troviamo bellissimi balli calienti tra Kitty e il Gatto (capace anche di fare gli occhioni dolci e miagolare come un cucciolo).

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