Mentre ero nella capitale spagnola per la Giornata Mondiale della Gioventù, tra una cerimonia ed un’altra, in mezzo ad un milione di persone provenienti da tutto il mondo, sicuramente con non poche difficoltà a causa di file interminabili, sono riuscita a visitare qualche mostra davvero interessante. Il Museo Nazionale del Prado è una delle pinacoteche più importanti d’Europa. Creato da Carlo III di Spagna, la cui progettazione è stata affidata all’architetto Juan de Villanueva, viene portato a termine durante .il regno di Carlo IV all’inizio del XIX secolo. All’interno si possono ammirare opere importantissime di Caravaggio, Botticelli, El Greco, Francisco Goya, Artemisia Gentileschi, Andrea Mantegna, Rembrandt, Pieter Paul Rubens e Diego Velázquez. Tra le altre opere italiane troviamo la Madonna della Scala di Andrea del Sarto, Davide e Golia di Caravaggio, la Morte della Vergine di Andrea Mantenga, la Visitazione di Raffaello. L’Annunciazione di Fra Angelico e Santa Barbara del Parmigianino. Proprio in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, è stato possibile ammirare la Deposizione di Caravaggio, prestata per l’occasione dai Musei Vaticani che, per la prima volta, ha raggiunto la Spagna. Il Museo Reina Sofia, inaugurato il 10 settembre 1992 dai reali di Spagna, ha sede nell’antico Ospedale generale di Madrid, realizzato tra il 1980 ed il 1988 dagli architetti José Luis Iniguez de Onsoño ed Antonio Velasquez de Castro. È un museo d’arte contemporanea, in cui è esposta la produzione artistica moderna dall’inizio del Novecento ad oggi. La grande attrazione del museo è la Guernica di Pablo Picasso. La bellissima tela in bianco e nero, è stata realizzata dopo il bombardamento aereo della città di cui porta il nome, la prima città a subire un bombardamento durante la guerra civile spagnola da parte della Legione Condor, corpo volontario composto da elementi della tedesca Luftwaffe, il 26 aprile 1937. Vi si trovano opere di Salvador Dalí, Juan Gris, Joan Miró, Julio González, Eduardo Chillida, Pablo Palazuelo, Antoni Tàpies, Pablo Gargallo, Lucio Muñoz, Joan Rebull, Luis Gordillo, Jorge Oteiza, José Luis Gutiérrez Solana e altri artisti significativi. Il Reina Sofia contiene inoltre una libreria specializzata in arte, con una collezione di oltre 100.000 libri, 1.000 video e 3.500 registrazioni. Infine sono riuscita a visitare il Palazzo Reale di Madrid, la residenza ufficiale dei re spagnoli, edificato sulle macerie del Palazzo Alcázar, distrutto nel secolo XVIII da un incendio. La ricostruzione è del 1735, durante il regno di Filippo V, il cui progetto, affidato a Filippo Juvara, fu completato dal suo assistente Giovanni Battista Sacchetti. Il Palazzo Reale è tuttora la residenza ufficiale del re di Spagna, nel quale si tengono tutte le manifestazioni ufficiali e le cerimonie di Stato, seppure il monarca abbia la sua residenza privata in una reggia più modesta, il Palazzo della Zarzuela. L’edificio, costituito da 3418 stanze si sviluppa su un’area di più di 135.000 metri quadri, che lo rende indiscutibilmente il palazzo reale più grande in Europa. Qui fino al 4 settembre 2011 è possibile ammirare la Dama con l’Ermellino di Leonardo da Vinci. Infine, di ritorno in direzione Roma, siamo transitati per Barcellona, dove ho potuto visitare, quella che secondo me la più bella chiesa del mondo: la Sagrada Familia. La costruzione iniziata dal 1884 da un progetto di Gaudì, a cui l’artista dedicò quarantatre anni, fino alla sua morte nel 1926 quando, dopo essersi ritirato ad una vita più ascetica nel laboratorio della Sagrada Familia, l’artista fu investito di un tram mentre si recava a messa nella chiesa di S. Felipe Neri. Gaudì aveva progettato un gigantesco complesso che si compone di cinque navate longitudinali e tre trasversali, un’abside semicircolare, nove cappelle e due scale a chiocciola, tre facciate, Natività, Passione e Morte, Gloria di Cristo, dodici torri sulla facciata a rappresentare gli apostoli, torrione centrale con quattro torri (Cristo e gli Evangelisti) e la torre absidale (la Vergine). L’opera però rimase incompiuta alla morte di Gaudì e tutt’ora continuano i lavori per portare a termine l’intera costruzione basilicale. Anche se non conclusa, la chiesa è stata consacrata da papa Benedetto XVI , nel novembre 2010 ed è stata elevata al rango di basilica minore. Da visitare!