La fattoria degli Animali di George Orwell. Un libro senza tempo che ho ripreso dopo tanti anni. E mi sono di nuovo gettata in questo romanzo che andrebbe sempre tenuto in casa. bellissima la frase “Una volta compiuto il primo anno di vita, nessun animale d’Inghilterra conosce il significato delle parole felicità e riposo. Nessun animale d’Inghilterra è libero. La vita degli animali è sofferenza e schiavitù: ecco la nuda verità.” La fattoria degli animali è un romanzo “allegorico” e satirico (non proprio il mio genere preferito), scritto negli anni ‘40, la cui vicenda è ambientata in una fattoria inglese dell’Hertfordshire. La storia vede il Vecchio Maggiore (l’anziano maiale) dire che un giorno gli animali saranno liberi dal loro padrone, il Signor Jones. Questi viene cacciato e da qui parte un nuovo ordine di chi si mette al comando (i maiali guidati da Napoleone) e gli altri animali. il libro è, pertanto, una metafora perfetta del totalitarismo sovietico di epoca staliniana di cui l’autore è un aspro oppositore. Il concetto utopistico di uguaglianza permea le pagine. Mi piace molto l’energia che l’autore mette nel racconto e bellissimi gli altri personaggi: Palladineve, Minimus e clarinetto i maiali, Boxer il cavallo, Beniamino l’asino, Mosè il corvo, Berta la cavalla, Mollie la cavallina bianca, i cani, le pecore, le galline e i conigli rappresentano la società di allora che quantomai moderna non potrebbe essere. Un libro assolutamente da leggere! Voto 4,5 su 5.

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