Letters to juliet Il film uscito nelle sale cinematografiche italiane il 25 agosto 2010, è una commedia sentimentale ambientata a Verona e nella provincia toscana. Non annoia mai e parla di una storia d’amore adatta ad un pubblico di tutte le età. Il regista Gary Winick fa iniziare la storia dal balcone di Giulietta a Verona, per poi divagare per le campagne venete e toscane, fra casali e agriturismi facendo vedere la bellezza del nostro paese sia nel paesaggio che nelle bontà culinarie, dal vino, ai formaggi passando per l’olio. Tutto comincia quando la protagonista Sophie dalla grande New York raggiunge Verona con il suo prossimo sposo Victor, in una pre-luna di miele. È qui che conosce le “segretarie di Giulietta”, quattro donne, il cui compito è quello di rispondere alle lettere d’amore che arrivano ogni giorno indirizzate alla giovane ragazza e riempiono il muro della casa Capuleti nella città scaligera. La giovane, lasciata sola dal fidanzato, preso dai suoi affari in Italia, poiché quale chef sta per aprire un ristorante di nome “Pontecorvo’s” nella città americana, trova una lettera scritta a Giulietta 50 anni prima da una donna londinese di nome Claire Smith, al suo innamorato italiano Lorenzo. Sophie, aspirante scrittrice, decide di rispondere al messaggio lasciato da Claire e, dopo pochi giorni, l’anziana donna torna a Verona accompagnata da suo nipote, contrario e recalcitrante a questo assurdo viaggio, sorpresa della risposta pervenutale e nella speranza di ritrovare l’amore perduto in gioventù. Da lì inizieranno tutti e tre la ricerca di Lorenzo per tutta la campagna senese. Il cast comprende molti attori italiani, tra gli altri, Franco Nero, Luisa Ranieri, Marina Massironi e Milena Vukotic. Il film scorre piacevolmente verso il finale e fa scoprire quanto Sophie sia sensibile e attenta alla bellezza del paese, al contrario del suo fidanzato Victor troppo preso dalla sua nuova attività che fa dell’Italia un semplice itinerario tra i prodotti tipici nostrani. Sicuramente il regista da molto spazio all’Italia quale protagonista indiscussa con i suoi paesaggi, i suoi sapori, le sue campagne, le sue macchine (in particolare la Fiat 500 e la lancia Delta) e le sue musiche (nella colonna sonora sono diversi gli autori italiani: Fred Buscagliene, Tony Renis, passando per Malika Ayane e Pacifico, gli zero Assoluto fino ad arrivare agli 883). Vanessa Redgrave è davvero brava nel ruolo dell’anziana Claire ed insieme al suo unico nipote, interpretato da Christopher Egan, parte da Londra in possesso solamente di un nome, di un cognome e del ricordo di uno sguardo magnetico ed unico. Un film piacevole, da vedere, fino alla fine. Il club delle segretarie esiste davvero e sembra essere nato nel 1937, quando arrivò la prima lettera indirizzata a Giulietta. L’allora custode della tomba tale Ettore Solimani, cominciò a rispondere alle centinaia di missive che pervenivano, creando una vera e propria corrispondenza mondiale. Di seguito continuò il Professor Gino Beltramini, poeta e giornalista, fino all’attuale club che continua incostantemente tale lavoro.