Mazinga Z infinity
Genere animazione, fantascienza, azione
Regia Junji Shimizu
Sceneggiatura Takahiro Ozawa
Casa di produzione Toei Animation
Distribuzione (Italia) Lucky Red
Musiche Toshiyuki Watanabe
Character design Hiroya Iijima
Sfondi Makoto Ujiie
Anno 2017
Durata 95 min
Doppiatori italiani
Gianfranco Miranda: Koji Kabuto
Gaia Bolognesi: Sayaka Yumi
Joy Saltarelli: Lisa
Simone D’Andrea: Tetsuya Tsurugi
Giulia Santilli: Jun Hono
Davide Perino: Shiro Kabuto
Rodolfo Traversa: Gennosuke Yumi
Pietro Biondi: Dott. Inferno
Roberto Chevalier: Conte Blocken
Mario Cordova: Barone Ashura (uomo)
Roberta Pellini: Barone Ashura (donna)
Marco Mete: Boss
Pino Insegno: Comandante
Mazinga Z Infinity è un film del 2017 diretto da Junji Shimizu, tratto dalla serie manga e anime “Mazinger Z” di Gō Nagai. E’ il primo lungometraggio sulla serie in occasione del 45º anniversario della serie. Era il 1972 quando, infatti, è stato pubblicato il primo capitolo della storia, fatta di robot pilotati da ragazzi che nascono per salvare la terra dall’invasione del nemico. Io, che sono cresciuta con i robot giapponesi, non potevo mancare al cinema. Sappiamo che il robot è nato dallo scenziato Juzo Kabuto ed, alla sua morte, viene affidato al nipote Koji. Il dottor Inferno, uno scenziato tedesco, vuole conquistare il mondo e, durante una missione sull’isola greca di Bardon vuole riportare in vita i discendenti scomparsi del popolo dei Mikenens attraverso la creazione di mostri meccanici. La trama è sempre la stessa ed in questo caso troviamo Koji Kabuto cresciuto, che lavora come scenziato. Nella pellicola non mancheranno nuove minacce alla terra e i nostalgici come me potranno apprezzare la colonna sonora originale. Il film è stato presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma. Il nome Mazinga ha una doppia faccia quella di essere un demone o una divinità ed il protagonista, a dieci anni di distanza dalla sconfitta dell’Impero sotterraneo (ovvero dopo la conclusione delle serie con protagonisti Mazinga Z e Il Grande Mazing), si ritrova davanti, durante un’escursione proprio sotto il Monte Fuji, una struttura misteriosa denominata Infinity. Il Dottor Inferno è sopravvissuto e le centrali di energia fotonica vengono attaccate. Koju nell’istituto di Ricerca Fotonica dovrà scegliere se far rivivere Mazinga.. Rivedere al cinema quest’anime è stata davvero emozionante e la pellicola con i suoi flashback ci fa capire anche l’attività emozionale dei personaggi che è la base delle scelte dei protagonisti. Una bella pellicola da vedere, soprattutto per chi, come me, è cresciuto negli anni 80.
Voto 3.5 su 5.