Una visita in serata dei Musei Vaticani è sempre affascinante, grazie all’iniziativa intrapresa dal 4 settembre, a seguito di un ottimo riscontro da parte del pubblico, già in luglio…e che durerà fino al 30 ottobre prossimo. In un caldo torrido di Roma, arrivare in Viale Vaticano nel tardo pomeriggio con poco traffico, in cui la città si sta riprendendo dalla ferie estive, per immettersi nel caos quotidiano dell’autunno imminente e, soprattutto senza una coda chilometrica per entrare ai musei… è davvero strano… Con il naso all’insù per guardare opere d’arte di estremo valore e osservare i cortili vaticani di notte: è davvero un’esperienza da provare… Nei locali dei Musei, sono disposte le opere di pittura e scultura, come pure molte altre opere dell’ingegno umano, raccolte nei secoli dai Sommi Pontefici. I Musei comprendono, inoltre, insigni monumenti artistici, come la Cappella Sistina, la Cappella del Beato Angelico, le Stanze e la Loggia di Raffaello e l’Appartamento Borgia. In un moderno edificio, che si inserisce nel complesso mussale, sono state collocate raccolte di oggetti archeologici d’arte e di carattere etnologico, che costituiscono i Musei Cristiano, Profano e Missionario-Etnologico, un tempo ospitati nel Palazzo Lateranense. Nel 1973 fu aggiunta ai Musei la Collezione d’Arte Religiosa Moderna. Nel Museo Storico, che ha sede nel Palazzo del Laterano, sono raccolti, tra l’altro, cimeli dei Corpi Militari Pontifici. Ai Musei è altresì annesso un Laboratorio di restauro di pitture, bronzi, marmi, arazzi ed altri materiali custoditi nei Musei stessi, così come un Gabinetto di ricerche scientifiche. La Pinacoteca è situata in una costruzione eretta nel 1932 su progetto dell’architetto Feltrami, collegata al Palazzo dei Musei Vaticani (all’ingresso dei Quattro Cancelli) per mezzo di un elegante porticato, istituita ) per riordinare una collezione di quadri, già appartenuti a diversi pontefici, iniziata da Pio VI… Il museo pio cristiano che ospita raccolte di antichità cristiane originariamente esposte al Museo Lateranense. Fondato da Pio IX nel 1854 raccoglie statue, sarcofagi, scritte e reperti vari dal VI secolo… Il museo egizio, al quale si accede salendo una rampa della Scala Simonetti (così chiamata dal nome del costruttore che la progettò tra il 1771 e il 1784), Il museo gregoriano profano, fu istituito da Gregorio XVI (1831-1846) nel 1844 nel Palazzo Lateranense e da qui trasferito in Vaticano nel 1970 per volontà di Giovanni XXIII… La galleria degli arazzi, vi si trovano arazzi fiamminghi eseguiti a Bruxelles dalla bottega di Pieter van Aelst al tempo di Clemente VII (1523-1534) su cartoni degli allievi… Il museo etrusco, fondato nel 1837 dal papa Gregorio XVI, custodisce vasi, bronzi ed altri reperti provenienti dall’Etruria meridionale, una grande collezione di vasi dell’Italia ellenizzata.. Il museo missionario etnologico, inaugurato da Pio XI nel 1926, si trovava anch’esso al Laterano da dove è stato trasferito. Raccoglie opere d’arte e testimonianze storiche provenienti da tutte le parti del… Il museo pio clementino che fu voluto dai papi Clemente XIV (1769-1774) e Pio VI (1775-1799) per raccogliere i più importanti capolavori greci e romani custoditi in Vaticano. L’appartamento di Pio V, comprende la Galleria, due salette e una cappella. Fu voluto dal papa Pio V (1566-1572) e affrescato da Giorgio Vasari e Federico Zuccari… La Sala Sobieski e dell’Immacolata, deve il nome alla grande tela del pittore polacco Jean Matejko (1838-1893) che rappresenta la vittoria del re di Polonia Giovanni III Sobieski contro i turchi… e l’Immacolata è situata nella torre Borgia e affrescata da Francesco Podesti con scene relative al Dogma dell’Immacolata Concezione promulgato da Pio IX. La Sala della Biga, in un ambiente della fine del Settecento è conservato il grande gruppo marmoreo romano della cassa di biga trainata da due cavalli… L’appartamento Borgia, costituisce l’ala più riservata voluta dal papa Alessandro VI Borgia (1492-1503), decorata da Bernardino di Betto detto il Pinturicchio e aiuti…. La Galleria dei Candelabri, costruita nel 1761, era originariamente una loggia aperta e fu chiusa alla fine del 1700. I dipinti del soffitto sono del 1883-1887… La Galleria delle Carte Geografiche, prende il nome dalle quaranta carte geografiche affrescate sulle pareti che raffigurano le regioni italiane e i possedimenti della Chiesa all’epoca di papa Gregorio XIII (1572-1585)… Il museo Chiaramonti , voluto da Pio VII Chiaramonti (1800-1823) per contenere statue e busti romani, è stato allestito dallo scultore neoclassico Antonio Canova nel 1807… Il museo storico e delle Carrozze, creato da Paolo VI nel 1973 e allestito in un vasto locale sotto il Giardino Quadrato, conserva selle, carrozze, automobili e portantine adoperate da vari pontefici… L’antiquarium romanum, è suddiviso in tre salette e raccoglie oggetti antichi soprattutto romani e d’arti minori. La raccolta dei vasi, ospita principalmente ceramica greca ed etrusca a figure nere. La collezione d’arte religiosa moderna, è costituita da varie centinaia di dipinti, sculture, incisioni, disegni, donati da privati e dagli stessi artisti alla Santa Sede, e sistemati in 55 sale, il cui allestimento è stato inaugurato nel 1973 da Paolo VI. La visita ha inizio dall’Appartamento Borgia, che prende nome dal Papa Alessandro VI, il quale lo fece decorare di affreschi divenuti famosi, dovuti al Pinturicchio e alla sua scuola. La collezione contiene opere di Ottone Rosai, Auguste Rodin, Carlo Carrà, Mario Sironi, Aligi Sassu, Renato Guttuso, Marc Chagall, Paul Gauguin, Maurice Utrillo, Giorgio Morandi, Filippo de Pisis, Henry Moore, Paul Klee, Wassily Kandinsky, Georges Braque, Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Giorgio De Chirico, Jacques Villon, Bernard Buffet, Oskar Kokoschka, Pablo Picasso, Francis Bacon, Diego Velasquez e altri. Infine la biblioteca apostolica, fondata dal pontefice Niccolò V (144-55), trovò sistemazione nella sede attuale al tempo di Sisto V (1585-90), per incarico del quale Domenico Fontana costruì la lunga galleria. Altro punto davvero magnifico sono le cosiddette Stanze di Raffaello: le “Stanze vaticane” costituivano gli appartamenti del papa Giulio II (1503-1513), che, non volendo abitare negli ambienti utilizzati dal suo predecessore Alessandro VI e già affrescati dal Pinturicchio, decise la nuova residenza al secondo piano del palazzo… Arrivare e vedere la Cappella Sistina, ne vale davvero la pena. Si rimane a bocca aperta… Essa deve il nome al suo committente, il papa Sisto IV della Rovere (1471-1484), che volle edificare un nuovo grande ambiente sul luogo dove già sorgeva la “Cappella Magna”. È il luogo dove si celebra il Conclave per l’elezione dei pontefici e si svolgono altre solenni funzioni papali. Eretta tra il 1477 e il 1480, prende il nome da Papa Sisto IV, che ne ordinò l’esecuzione. Sulle pareti lunghe sono illustrate parallelamente la Vita di Mosè e la Vita di Cristo, costituenti un complesso di straordinario interesse eseguito tra il 1481 e il 1483 da Perugino, Botticelli, Cosimo Rosselli, Domenico Ghirlandaio con le rispettive botteghe, di cui facevano parte il Pinturicchio, Piero di Cosimo e altri; si aggiunse poi Luca Signorelli. Ma l’intervento di gra lunga più famoso in questa mirabile cappella è senza dubbio quello di Michelangelo, incaricato nel 1508 da Giulio II di decorare la volta. Il tema prescelto può sintetizzarsi come la rappresentazione dell’umanità in attesa della venuta del Messia. A distanza di oltre vent’anni, il Buonarroti tornò nella Sistina su incarico di Paolo III (1534-49) per dipingere sulla parete dietro l’altare il Giudizio Universale. Michelangelo lavorò a quest’opera immensa dal 1536 al 1541. Come non parlare dei Cortili Vaticani? Nel 1822 si realizzò un secondo corpo chiamato “Braccio Nuovo”, destinato a contenere una raccolta di statue, che oggi comprende tre spazi aperti: il Cortile della Pigna, il Cortile della Biblioteca e il Cortile del Belvedere. Il Cortile della Pigna è così chiamato da una colossale pigna di bronzo alta quasi 4 metri che in epoca classica si trovava a Roma nei pressi del Pantheon, da cui ha tratto il nome il “quartiere della Pigna, al centro vi sono due sfere concentriche opera dello scultore Arnaldo Pomodoro. Il “cortile delle statue” in Belvedere nasce così per volontà di Giulio II e del Bramante come un ambiente naturale dove i marmi antichi sono calati in un continuo susseguirsi di acque, piante di aranci, limoni, mirto e alloro. Un ambiente in grado di accogliere il pontefice ed i suoi visitatori trasportandoli nel passato tra i giardini e le raccolte d’arte degli antichi. Alla fine si esce con una gran voglia di rientrare… perché i musei sono una continua scoperta e semplicemente affascinanti…