Picciridda
di Catena Fiorello
Giunti Editore
pp. 256 – 2017

Il libro di Catena Fiorello – sorella di Rosario e Beppe – ci porta in un piccolo paesino della Sicilia, Leto e nella vita di una picciridda, Lucia, che rimane in paese con la nonna mentre la sua famiglia emigra in Germania in cerca di fortuna. Siamo negli anni 60 e la Sicilia è un’isola con le sue regole e la sua mentalità. Lucia sente questo abbandono e continua a stare con la nonna che le insegna a vivere con le sue parole che nascono dall’esperienza. Lei purtroppo non è figlia di una gallina bianca, ma di una gallina nera perché la sua vita è costellata di rinunce e molti sacrifici. Ci sono poi altri protagonisti quali Donna Peppina, Emilia, Nora e Rita e uomini da cui è meglio stare lontano come le ripete sempre la nonna. Accadrà qualcosa purtroppo che la sporcherà per sempre: un fatto che trancerà la sua vita in modo netto… La storia si dipana dritta e lento fino alla fine in cui il lettore è portato a camminare con i passi incerti dei sentimenti di una bambina che diventa donna: Lucia. Il buio sarà sempre più fitto e la picciridda si ritrova grande tutto d’un botto. Dietro quello che lei vuole cancellare c’è un segreto che scoprirà da grande. Un segreto che ha sempre lambito la sua famiglia. Tra queste frasi non dette la vita di Lucia scorre, come scorre il tempo in una terra passionale come quella siciliana. L’isola è una gola profonda e particolare come l’anima di una donna che forse è cresciuta troppo presto. Davvero un bel romanzo, quello di esordio di Catena Fiorello che è stato ripubblicato quest’anno dall’editore Giunti. Nelle parole dell’autrice vediamo l’amore per una terra controverso e lo percorriamo con la vita non facile di Lucia. E’ il primo romanzo che leggo di Catena e mi piace il suo modo di scrivere che sa toccare il cuore del lettore.

Da leggere!

Voto 4 su 5.

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