il film di Hayao Miyazaki racconta quella che lui definisce l’epoca degli idrovolanti. Il protagonista Marco Pagot è un ex-pilota dell’aeronautica italiana che si è misteriosamente ritrovato nelle mutate sembianze di un maiale antropomorfo. Abbandonata l’aeronautica e la vita mondana, il pilota si ritira sulla costa dalmata. Ora, nell’Italia degli anni Trenta, con il nome di battaglia di Porco Rosso, vola indefesso sui cieli dell’Adriatico con il suo idrovolante di color vermiglio, sfuggendo alla polizia fascista e con un lavoro come cacciatore di taglie, lottando contro contrabbandieri e Pirati del Cielo, con la banda denominata “Mamma Aiuto”. Con l’arrivo del pilota americano Curtis, assoldato proprio dai Pirati per sconfiggerlo, Marco dovrà combattere per salvare il proprio onore e quello di una ragazzina, e anche per riconquistare il suo amore perduto e soprattutto per ritrovare la fiducia per l’umanità che lo ha deluso. Tra tutti i piloti di ogni tipo che circolano nel cielo, Porco Rosso è il più abile e con il suo velivolo scarlatto è l’eroe per eccellenza. Lo accompagna però il suo grande amore per Gina, cantante di un night club su un’isoletta nell’Adriatico… Dopo uno scontro con Curtis, Marco vola alla volta di Milano per ricostruire il suo monoplano. Qui conoscerà una ragazzina Fio, che cambierà il corso della sua storia fino alla battaglia finale e al sorprendente finale che il regista ci fa solo intuire. “Porco Rosso” è uno dei pochi film di Hayao Miyazaki, forse l’unico, in cui si trova una definizione precisa di tempo e luogo: siamo nel Mar Adriatico, nei pressi delle coste della Croazia, durante il primo dopoguerra, il tutto accompagnato da quegli elementi magici che contraddistinguono da sempre i racconti del regista. Interessante l’attenzione al dettaglio e l’accuratezza storica di molti elementi, direi quasi maniacale, dall’abbigliamento, alla costruzione di biplani, ai luoghi e ai sentimenti che accompagnavano l’epoca del primo dopoguerra italiano. L’animazione è quasi perfetta: il film nato nel 1992, parla di amore, condito da molta ironia e caratterizzato da sfavillanti voli nel cielo, che rendono il racconto animato divertente e spensierato. La penna del regista è come sempre ricca e bella nella sua semplicità. Alla fine della proiezione tutti i bambini, genitori, nonni e adulti hanno applaudito…