Speravo di morì prima è una serie TV che vede come protagonista la vita dell’ex calciatore della Roma, Francesco Totti. La serie TV è basata sull’autobiografia Un capitano scritta proprio da Francesco Totti in collaborazione con Paolo Condò. La serie, in prima visione, è andata in onda su Sky Atlantic dal 19 marzo 2021 al 2 aprile 2021. Diciamo che da romana e da romanista la figura di Francesco Totti è sempre stata presente. Francesco ha rappresentato il sogno di ogni ragazzino romanista che giocava a calcio da bambino. Il suo “cucchiaio” agli Europei del 2000, il suo esultare con il dito in bocca, le sue interviste rimangono nella storia del calcio. Devo ammettere che la serie mi è piaciuta un sacco e gli attori sono stati davvero azzeccati. Tutto parte nel 2016: Totti sta per compiere 40 anni e alla Roma, dopo l’allenatore Rudy Garcia, torna Luciano Spalletti (ex allenatore esonerato nel 2009) che non ha nei piani il capitano della squadra e inizieranno due anni difficili: pochi minuti a partita, i tifosi divisi e l’addio avvenuto tra le lacrime del calciatore e del pubblico il 28 maggio del 2017. La seria mescola la vita privata, il capitano che conquista Roma con i suoi gol, il campione di Porta Metronia che si ritrova a calcare il palco calcistico mondiale. Lo scudetto del 2001, il campionato del mondo del 2006 (dopo un brutto infortunio) e gli ultimi anni difficili e un addio forse neppure voluto. Castellitto è bravissimo a regalarci un Totti che ama il pallone sin da piccolo di un amore puro, a tratti totalizzante e in altri infantile. Il suo legame è talmente stretto con la Roma che le sirene del Milan e del Real Madrid negli anni rimarranno tali. Greta Scarano si trasforma in una Ilary Blasi perfetta e molto “imborghesita”, Gianmarco Tognazzi da voce ad un Luciano Spalletti che inizia una guerra con Francesco Totti e poi come non ricordare Monica Guerritore e Giorgio Colangeli, nei ruoli non facili di mamma Fiorella e di papà Enzo. E poi tanti attori romani e forse anche romanisti che hanno partecipato alla serie come: Paolo Calabresi, Corrado Guzzanti, Antonello Fassari e Ricky Memphis. La serie è riuscita a non fare di Totti “una maschera”, ma attraverso flashback, interviste, titoli di giornale, frecciatine, ha ricostruito le sue ultime due stagioni. un uomo diventato “Ottavo Imperatore di Roma” per i suoi tifosi che si vede relegato in panchina o a casa forse per qualche colpa passata. Beh, mi è salita una rabbia, la stessa di quegli anni. Le lacrime sono salite anche a me. Ero davanti alla televisione quel 28 maggio 2017. Era lo stesso dolore che ha provato Francesco Totti e che hanno provato i tifosi allo stadio. Totti non è un Dio, seppur proclamato tale, ma è un ragazzo diventato uomo a cui tutti hanno applaudito sia chi l’ha odiato, chi l’ha amato, chi l’ha invidiato e chi l’ha acclamato. Totti è appartenuto ad una classe di calciatori fortissimi: Nesta, Cannavaro, Del Piero solo per citarne alcuni e sinceramente non vedo ancora eredi. Mi ha fatto tenerezza pensare che non è mai riuscito a fare una passeggiata per Roma senza essere riconosciuto, aver dovuto lasciare Porta Metronia perchè anche la famiglia era “perseguitata” dai tifosi e poi lasciare così con una Società e un allenatore che non credevano più in lui. Da vedere! Voto 4.5 su 5. Scheda: Regia: Luca Ribuoli Ideatore: Stefano Bises, Michele Astori Soggetto: Un capitano di Francesco Totti e Paolo Condò Produttore: Virginia Valsecchi, Mario Gianani, Lorenzo Gangarossa Produttore esecutivo: Olivia Sleiter, Nils Hartmann, Sonia Rovai Casa di produzione: Sky Studios, Wildside, Capri Entertainment, Fremantle, The New Life Company, Kwaï Montaggio: Pietro Morana Musiche: Nicola Tescari Costumi:Eva Coen Interpreti e personaggi Pietro Castellitto/Francesco Totti: Francesco Totti Greta Scarano: Ilary Blasi Gianmarco Tognazzi: Luciano Spalletti Monica Guerritore: Fiorella Totti Giorgio Colangeli: Enzo Totti Antonello Fassari: Fra Fulgenzio Paolo Calabresi: Prete Corrado Guzzanti: sacerdote Primo Reggiani: Giancarlo Pantano Alessandro Bardani: Angelo Marrozzini Massimo De Santis: Vito Scala Roberto Zibetti: Rudi Garcia Marco Rossetti: Daniele De Rossi Ascanio Balbo: Miralem Pjanić Gabriel Montesi: Antonio Cassano Elmesery Emad: Mohamed Salah Stefano Davanzati: Marcello Lippi Milo Vallone: Presidente della Fortitudo Alessandro Del Piero: interpreta se stesso Andrea Pirlo: interpreta se stesso Ricky Memphis: un ferramenta Giovanni Nasta: tifoso in carcere