Nella splendida cornice delle Scuderie del Quirinale di Roma, viene omaggiato uno dei geni italiani della pittura nel mondo: Tiziano. Cresciuto a Venezia, ma nato a Pieve di Cadore intorno al 1490, dove fu inviato con il fratello, ivi apprende le prime tecniche pittoriche divenendo già nei primi anni del 500 piuttosto apprezzato accanto al grande Giorgione da Castelfranco e nella bottega di Giovanni Bellini. In pochi anni la sua notorietà raggiunge livelli europei e, dopo la morte del suo maestro e la partenza di Sebastiano del Piombo per Roma, viene considerato dai veneziani un vero e proprio punto di riferimento. Dopo le prime commissioni di opere della scuola di Sant’Antonio da Padova e del movimento nell’Assunta dei Frari, diventa il “primo pittore” dell’imperatore Carlo V e del figlio Filippo II, passando per le commissione dei dogi, degli Este e dei Della Rovere. Il suo aspetto signorile – infatti egli proviene da una famiglia di giureconsulti e notabili – lo rendono unico tanto da avere le invidie di Lorenzo Lotto e del giovanissimo Iacomo Tintoretto. Alle scuderie del Quirinale troviamo i suoi più grandi capolavori provenienti dai più grandi musei del mondo: Battesimo di Cristo, 1512 dalla Pinacoteca Capitolina di Roma, Madonna e il Bambino con i santi Caterina e Domenico e un donatore, dalla Fondazione Magnani Rocca, Ritratto di Carlo V con il cane, Deposizione di Cristo nel sepolcro ed Autoritratto da Madrid, Museo Nacional del Prado, Crocifissione e Vergine con il Bambino in gloria, con i santi, da Ancona, Pinacoteca Civica Francesco Podesti e Galleria d’Arte Moderna, Cristo porta croce con il manigoldo, Annunciazione, da Venezia, Scuola Grande di San Rocco, Martirio di San Lorenzo, da Venezia, Chiesa dei Gesuiti – Santa Maria Assunta, Orfero ed Euridice e Madonna col Bambino, da Bergamo, Accademia Carrara, Il vescovo Jacopo Pesaro presentato a san Pietro da Alessandro da Antwerp, Koninklijk Museum voor Schone Kunsten, San Giovanni Battista nel deserto,da Venezia, Gallerie dell’Accademia, Apparizione della Madonna con il Bambino ai Santi detta Madonna di San Niccolò dei Frari Dalla Città del Vaticano, Musei Vaticani, Resurrezione di Cristo, da Urbino, Galleria Nazionale delle Marche, Cristo Crocifisso, da Madrid, El Escorial, Monastero di San Lorenzo, Patrimonio Nacional Ritratto di Benedetto Varchi, da Vienna, Kunsthistorisches Museum, Cristo crocifisso e il buon ladrone, da Bologna, Pinacoteca Nazionale, Valerio Zuccato, Ritratto del cardinal Pietro Bembo, Su cartone di Tiziano Vecellio da Firenze, Museo Nazionale del Bargello, Ritratto di Paolo III senza camauro, da Napoli, Museo di Capodimonte, Maddalena, La Bella, Ritratto di Tommaso Mosti e Il concerto, da Firenze, Galleria Palatina di Palazzo Pitti, Salomè con la testa del Battista, dalla Galleria Doria Pamphilij di Roma, Uomo col guanto, da Parigi, Musée du Louvre – Département des Peintures, Ritratto di Giulio Romano, da Mantova, Museo Civico di Palazzo Te, Ritratto del doge Marcantonio Trevisan, da Budapest, Szépmuvészeti Múzeum, Venere benda Amore, dalla Galleria Borghese di Roma, Ritratto di Ranuccio Farnese, da Washington, National Gallery of Art Samuel H. Kress Collection Danae e la pioggia di monete d’oro, da Napoli, Museo di Capodimonte, Allegoria del Tempo governato dalla Prudenza, da Londra, The National Gallery , Annunciazione, da Venezia, Chiesa di san Salvador, Autoritratto, da Berlino, Gemäldegalerie, Staatliche Museen zu Berlin – Preußischer Kulturbesitz Cristo crocifisso e il buon ladrone, da Bologna, Pinacoteca Nazionale, Ritratto di Francesco Maria I della Rovere, duca di Urbino e Flora, da Firenze, Galleria degli Uffizi La punizione di Marsia, da Kromeríž, State castle Archiepiscopal Chateau Kromeriz Olomouc Museum of Art. Visitando la mostra è possibile analizzare i tratti salienti della sua ineguagliabile pittura e alla sua evoluzione, con i suoi caratteristici colori e le pennellate che sanno dare il senso più intenso del racconto pittorico al quale ci accostiamo. Attraverso poi il percorso espositivo si analizza l’intera produzione dell’artista e la sua trasformazione e maturazione tecnica, grazie anche agli studi effettuati dal Centro di Ateneo di Arti Visive dell’Università degli Studi di Bergamo