UN BORGHESE PICCOLO PICCOLO
tratto dall’omonimo romanzo di Vincenzo Cerami
adattamento e regia Fabrizio Coniglio
protagonista: Massimo Dapporto
con Susanna Marcomeni, Roberto D’Alessandro, Matteo Francomano, Federico Rubino
scene Gaspare De Pascali
costumi Sandra Cardini
disegno luci Valerio Peroni
musiche originali Nicola Piovani
produzione Pietro Mezzasoma
Teatro Eliseo – Via Nazionale 183, 00184 Roma
dal 17 ottobre al 5 novembre 2017
durata: 90 minuti

La bravura indiscussa di Massimo Dapporto è ben nota e ora ce lo ritroviamo a teatro nel cuore di Roma con un’opera tratta dal bellissimo romanzo di Vincenzo Cerami “Un borghese piccolo piccolo”. La storia, ben nota al pubblico grazie al film di Mario Monicelli che vedeva come protagonista Alberto Sordi, parla di un uomo qualsiasi, anonimo che senza più punti di riferimento, si ritroverà a calcare un’altra strada. Ma il dolore fino a che punto lo potrà guidare? Una bellissima riflessione assolutamente da non perdere e da vedere. Siamo nella vita di Giovanni Vivaldi, un impiegato ministeriale che attende la pensione: un’esistenza tranquilla, una moglie (Susanna Marcomeni), un figlio ragioniere (Matteo Francomano) da sistemare con il “posto fisso”, tanto da arrivare a chiedere una raccolandazione del capoufficio…. Ma qualcosa spezza questa calma: un proiettile durante una rapina gli rapisce il figlio proprio il giorno in cui doveva fare il compito per entrare al Ministero e qui la sua vita viene spezzata per sempre. Giovanni, che vuole farsi giustizia da solo dopo che suo figlio è stato ucciso, si trasforma in un altro uomo. Le giornate non si trascinano più tranquille e lente, egli scoprirà un’altra Roma fatta di dolore, vendetta e rabbia. Sua moglie viene colpita da una trombosi e lui diventerà un pedinatore proprio per trovare chi gli ha tolto tutto, fino al contatto finale che conclude questa storia tragica e toccante allo stesso tempo. La regia di Coniglio mette in risalto i sentimenti che si celano in un uomo che il dolore plasma in qualcos’altro. La sceneografia scarna e che riprodure ogni ambiente mette in risalto la capacità di Dapporto di entrare in un personaggio e nel suo tormento profondo, con quella umanità e sofferenza che non fa rimpiangere Alberto Sordi.

Voto 4 su 5.

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