Tratto da Uomini che odiano le donne, volume che compone la trilogia di romanzi di Stieg Larsson, che hanno venduto ben oltre 8 milioni di copie in tutto il mondo: è un thriller che cattura immediatamente il pubblico. Purtroppo, Larsson non è vissuto abbastanza per vedere il successo del suo lavoro, essendo morto all’improvviso nel 2004, poco dopo aver consegnato il manoscritto all’editore svedese. Accolto al suo esordio come una rivelazione, Stieg Larsson ha scritto un thriller che emoziona e insieme un romanzo che, al di là dell’indagine serrata e dei colpi di scena, contiene un messaggio sul nostro tempo. Un giallo che all’azione e al dramma combina una storia molto umana e tragicamente moderna. Gli altri due film della trilogia Millennium usciranno durante la prossima stagione: La ragazza che giocava con il fuoco è previsto per l’autunno 2009 e il terzo ed ultimo La regina dei castelli di carta per la primavera 2010. Quarant’anni fa Harriet Ranger (interpretata dall’ attrice Ewa Froling), prediletta del potente industriale Henrik Ranger, è scomparsa da una riunione di famiglia sull’isola abitata dal potente clan dei Vanger, che ne sono anche i proprietari. Da allora, il 1966, ogni anno l’invio di un dono anonimo per il compleanno dello zio, riapre la vicenda, un rito che si ripete puntuale e risveglia l’inquietudine di un enigma mai risolto. Ormai molto vecchio, Henrik Vanger decide di tentare per l’ultima volta di fare luce sul mistero che ha segnato tutta la sua vita. Benché il corpo della donna non sia mai stato ritrovato, lo zio è convinto che sia stata assassinata e che l’autore del delitto sia un membro della sua stessa famiglia – una famiglia patriarcale, i cui membri sono legati da vincoli molto stretti di facciata legati all’impero economico, ma tra cui intercorre un disprezzo ed un odio molto forte. Per indagare sull’accaduto, lo zio assume il giornalista economico in crisi Mikael Blomkvist. Questi, quarantenne di gran fascino, è un giornalista di successo che guida la rivista Millennium, specializzata in reportage di denuncia sulla corruzione e gli affari loschi del mondo imprenditoriale. Sulle coste del Mar Baltico, con l’aiuto di Lisbeth Salander, giovane e abilissima hacker, tatuata e senza scrupoli, indimenticabile protagonista femminile al suo fianco ribelle e inquieta, Blomkvist indaga a fondo la storia della famiglia Vanger. E più scava, più le scoperte sono spaventose. Ma i Vanger sono gelosi dei loro segreti, e Blomkvist e Salander scopriranno di cosa siano capaci per difenderli.Mikael è un giornalista ostinato e idealista, sconfitto in tribunale dal potente uomo d’affari incriminato dalla sua inchiesta. Lisbeth è una giovane hacker asociale e introversa, abusata in famiglia e segnata dalla detenzione in una clinica psichiatrica. Alla fine arriveranno a scoprire il fratello di Harriet, autore di stupri e violenze sulle donne da oltre 40 anni, a cui era stato iniziato dall’età di 16 anni dal padre e ritroveranno Harriet in Australia ove si era nascosta per sfuggire alle grinfie del padre e del fratello. Rinchiusa nei canoni del cinema (thriller e abuse movies) di genere, il regista danese Niels Arden Oplev conserva la critica sociale prodotta dalle pagine di Stieg Larsson, autore della trilogia “Millennium” e creatore di un’eroina “interrotta”. Le vittime principali delle persecuzioni e delle violenze del primo romanzo dello scrittore svedese sono evidentemente le donne, i carnefici sono dei mostri che vanno eliminati senza sconti, indulgenze o garantismi. Il terrore nel libro e nel film omonimo corre sul filo della famiglia. Al centro di Uomini che odiano le donne si muove allora il potente clan dei Vanger, dominato da patriarchi antisemiti che hanno praticato il nazionalsocialismo in un passato nemmeno troppo lontano. Mikael Blomkvist, “assoldato” dal vecchio Henrik per far luce sulla sparizione dell’adorata nipote, incarna l’irruzione di una turbativa del presunto ordine familiare. Affiancato dall’inquieta ma efficiente e dinamica Lisbeth, il giornalista di Millennium indaga e poi smaschera il misfatto che racchiude la storia occulta della famiglia, rimosso della realtà dei Vanger (e di una nazione). L’immoralità e il male, scrive Larsson e traduce in immagini Oplev, si nascondono allora dietro nomi insospettabili, dietro la “normalità” familiare, sede privilegiata di incubi spaventosi. I fantasmi (come Harriet) generati dall’universo borghese ossessionano lo zio Henrik, volto morale e perbene dei Vanger, che denuncerà le piaghe dolorose di quell’infanzia, infrangendo per la prima volta l’omertà che ha sempre protetto i “padri”. Costruito secondo uno schema classico, Uomini che odiano le donne trova l’elemento più interessante negli attori (Michael Nyqvist, Noomi Rapace), che interpretano in maniera eccellente i due personaggi chiave del film-thriller.Noomi si è tagliata i capelli, si è riempita di piercing (al sopracciglio, al labbro, al naso e alle orecchie), si è allenata in una palestra di pugilato, ha preso lezioni di kickboxing ed ha anche imparato a giudare moto di grossa cilindrata prendendo la patente per la moto. Noomi Rapace ha cambiato radicalmente il suo look: è diventata Lisbeth Salander.L’ eroina della Trilogia scritta da Stieg Larsson (morto prematuramente nel 2004), e da cui è nato il primo film “Uomini che odiano le Donne”. Il personaggio di Lisbeth Salander è un’ icona dei nostri tempi: non bellissima ma molto sexy, magra, piccolina, super-tatuata, piena di piercing, lesbica (ma non solo), piratessa informatica, con un’ infanzia piena di traumi che ne hanno fatto una persona asociale e violenta come un teppista.Accanto alla ribelle Lisbeth c’è il personaggio maschile del film “Uomini che odiano le Donne”: il giornalista senza paura Mikael Blomkvist interprertato da Michael Niqvist, pluripremiato attore di teatro svedese.Nel Cast del film “Uomini che odiano le Donne”, il ruolo di Erika Berger (la giornalista socia di Mikael Blomkvist e sua occasional lover da anni) è interpretato dall’ attrice Lena Endre. Il legame tra Mikael ed Erika è una delle più belle invenzioni dei romanzi di Larsson, una coppia perfetta nei libri della sua trilogia: Mikael ed Erika sono amanti fissi che passano indenni attraverso i rispettivi matrimoni e le rispettive e varie (anche lesbiche da parte di Erika) avventure sentimentali.Un altro personaggio chiave del film “Uomini che odiano le Donne” è l’ avvocato Nils Bjurman interpretato dall’ attore Peter Andersson. Nel romanzo e nella trama del film “Uomini che odiano le Donne”, l’ avvocato Bjurman è infatti il personaggio che violenta selvaggiamente Lisbeth.Il film “Uomini che odiano le Donne” è duro e senza sconti, è un saggio sul sadismo maschile, ma conserva lo spirito tagliente del libro.