Il film è prodotto da Maria Grazia Cucinotta e presentato in concorso al Festival del cinema di Roma ha due bravissime protagoniste interpretate da Valeria Solarino nel ruolo di Angela e Isabella Ragonese nel ruolo di Sara. La colonna sonora del film è stata affidata a Gianna Nannini In una piccola isola immaginaria della Sicilia ottocentesca, durante lo sbarco dei Mille, la venticinquenne Angela cerca di sopravvivere allo scandalo della propria omosessualità, accettando di fingersi uomo. Rinchiusa in una grotta dal padre-padrone, dopo il suo rifiuto a sposare l’uomo scelto per lei, la donna viene salvata con uno stratagemma dalla madre, che convince il curato a cambiarle nome e sesso sulle carte dell’anagrafe. Angela diventa Angelo: coppola, sigaro in bocca, una famiglia benedetta dal Signore… Viola di mare è un film di Donatella Maiorca tratto dal romanzo Minchia di re di Giacomo Pilati e ha come protagonista Angela, una ragazza a cui il padre trova un marito che però non è la persona che lei vuole avere accanto per tutta la vita. La ragazza, infatti, ama Sara, sua amica sin dall’infanzia, ma non è libera di vivere alla luce del sole questo suo amore perchè i pregiudizi e le convenzioni della Sicilia dell’800 non lo consentono. Suo padre viene a sapere della vicenda e tenta di farle cambiare idea, soprattutto usando maniere forti, ma è tutto inutile. C’è solo una via d’uscita, quindi, trasformarsi in un uomo tagliandosi i capelli e fasciandosi il seno. Questo è disposta a fare Angela pur di vivere il suo amore con Sara, un amore intenso e pieno di passione ma che per l’epoca che ha vissuto non aveva alcuna speranza. Angela, oppone contro tutti una irriducibile resistenza. Così come è irriducibile il suo attaccamento, ora furioso ora romantico, nei confronti di Sara che non si arresterà fino a quando l’una cederà alla passione dell’altra. Viola di mare è la storia d’amore di due giovani donne, Angela e Sara, cresciute nello stesso microcosmo arcaico, ma suggestivo e di superba bellezza; qui le due scopriranno di amarsi e dovranno scontrarsi con i pregiudizi di un paese e di un padre padrone che arriverà ad urlare alla figlia Angela: “Meglio bottana che mezzo masculo”. Lo sfogo che porterà la madre di Angela a trasformare sua figlia in un uomo, Angelo, che otterrà il rispetto e la libertà cercati. Un film che, grazie a diverse metodologie narrative, racconta vari tempi: quello della passione, quello della scoperta, quello della felicità e quello del dolore, che si mescolano e si compenetrano nel corso di tutta la storia. Fino ad arrivare ad un finale imprevisto, in cui Angela dovrà trovare di nuovo la forza di svelarsi, di ricomporre la sua identità pagando un prezzo per la realizzazione dei suoi desideri. Oltre la storia, decisamente attuale e significativa, il lavoro di Donatella Maiorca si segnala per la presenza di due attrici che sanno rompere la scena e prendersi lo spazio necessario per emergere, Valeria Solarino e Isabella Ragonese, le quali riescono a caratterizzare un film che cattura lo spettatore.