Posted by admin
on Settembre 24, 2011
> /
No Comments
ROMA A MANO ARMATA
Omicidi, aggressioni, furti. La capitale del governo e della politica è sempre più violenta. Perché? Indagine su un fenomeno in crescita – Riccardo Bocca (L’Espresso).
«Al massimo», dice un agente, «giriamo su due volanti a turno, con le quali dovremmo tutelare oltre 200 mila abitanti, dei quali circa 400 agli arresti domiciliari o con obbligo della firma». Di prassi, i poliziotti circolano su Fiat Marea con 300 mila chilometri alle spalle, inadeguate ai Suv blindati della delinquenza romena o albanese, ma anche nostrana: «Ecco lo schifo con cui deve convivere tanta gente perbene», si fa scappare un poliziotto in borghese guidando lungo via dell’Archeologia, santuario storico dello spaccio a Tor Bella Monaca. E mentre ai lati della strada pascolano spacciatori minorenni, indifferenti agli sguardi delle forze dell’ordine, mentre sulle facciate grigie delle torri popolari brillano le inferriate apposte per evitare perquisizioni lampo, arriva la telefonata di un altro agente: appena tamponato, sempre in zona, da un’auto «guidata da un peruviano, intestata a un romeno e senza assicurazione». «Il rispetto della legge, da queste parti, è una barzelletta», riconosce il leader del sindacato Siap (Sindacato Italiano Appartenenti polizia) Maurizio Germanò, «il 2 settembre, per dire, l’Ottavo municipio ha subìto quattro rapine a supermercati e uffici postali tra le 18 e le 18,30». Considerando anche il sabato, si è arrivati a sette. «E il dettaglio sul quale riflettere», annota Germanò, «è che per nessuna di queste azioni sono stati individuati i colpevoli: questione non di incapacità, sia chiaro, ma di forze e mezzi mancanti»… (continua)