VII CONGRESSO PROVINCIALE E REGIONALE: ——— INTERVENTO DI FRANCO TORCHIA ———

Posted by admin on Dicembre 02, 2010
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Care amiche e cari amici,
devo confessarvi che la celebrazione di un Congresso, per i tanti risvolti, ha sempre con sé un fascino particolare ed è un grande privilegio oltre che un onore potervi partecipare.

Intanto perché è un momento di incontro importante, che serve a creare rapporti più stretti tra di noi che operiamo nella stessa organizzazione e poi perché rappresenta l’occasione per scambiarci esperienze,idee,modi di operare che ci aiutano a maturare interventi che sempre di più servono a qualificare la nostra azione sindacale.

La presenza numerosa dei tanti delegati è la dimostrazione di grande vitalità e di particolare fervore che deve inorgoglire la classe dirigente per aver saputo e voluto creare una realtà assolutamente protagonista.

In tutti questi anni abbiamo saputo raccogliere, costantemente, le problematiche e le relative istanze delle poliziotte e dei poliziotti,e senza mai tradire la loro fiducia, abbiamo saputo instaurare un rapporto di vicinanza e di collaborazione per cui tanti di essi, nelle evidenti difficoltà quotidiane, hanno guardato a noi ed alle nostre battaglie condotte con coerenza ed impegno spinti da una non comune consapevolezza che i diritti dei colleghi vanno difesi sempre e comunque.

E se qualche significativo successo abbiamo raggiunto è per merito di ognuno di voi che siete,attraverso la vostra storia personale fatta di lealtà e di impegno,portatori, sul territorio, della buona immagine del SIAP su cui,le nostre segreterie provinciale e regionale hanno voluto investire affidando ad ognuno,il futuro della nostra Organizzazione.

E questa fiducia,alla luce dei risultati, mi sento oggi di dire è pienamente condivisa e ricambiata.

All’ultimo congresso provinciale ci eravamo dati un obiettivo significativo: creare al nostro interno una nuova classe dirigente che sapesse affrontare le sfide che vengono non solo dalle problematiche quotidiane ma anche dalla competizione sempre più agguerrita delle altre organizzazioni sindacali.

Oggi possiamo dire che abbiamo centrato questo importante punto del programma e con soddisfazione possiamo affermare di aver costituito gruppi di lavoro che qualificati sulle varie discipline e settori assicurano la presenza Siap sia nei contatti con le realtà periferiche e con i colleghi e in ogni tavolo di contrattazione.

L’occasione degli accordi decentrati è stato il banco di prova di questa capillare azione messa in campo che si è rivelata sorprendente per i tanti aspetti e soprattutto per l’incisività con cui ognuno ha saputo operare non solo assicurando la presenza ma potendo svolgere un ruolo da protagonista attraverso una serie di proposte qualificate e pertinenti con l’obiettivo di garantire, e mettere a disposizione di tutti i poliziotti, le migliori condizioni di lavoro.

Questo siamo riusciti ad assicurare. E di questo vogliamo personalmente ringraziarvi.

Una prova di maturità che ci permette di essere più fiduciosi potendo contare su una squadra solida fatta di uomini e donne che lavora in collegialità rispettosi dei ruoli e delle prerogative di ognuno.
Alla base di tutto c’è una innata voglia di lavorare ed un fondamentale rapporto di amicizia che si crea tra di noi e di condivisione che ci ha permesso e ci permette ancora di avere un gruppo consolidato che dura nel tempo e che in grado di guidare con successo l’organizzazione attraverso le più diverse situazioni e congiunture che via via si presenteranno.

Abbiamo approntato poi una rete di informazione capillare che ci permette, tramite i canali cartacei e di rete, di arrivare in tempo reale sulle questioni che vivono le nostre strutture e conoscere i disagi dei colleghi che su questi richiedono un intervento della Segreteria presso gli Uffici competenti.

Tramite i comunicati stampa, diffusissimi e molto letti, siamo riusciti non solo a soddisfare le pressanti richieste dei segretari di base ma a marcare una presenza costante nei confronti dei vari dirigenti fino ad indurli a cambiare le loro posizioni in materia decisionale. Questo strumento ci ha permesso di essere più presenti e visibili, tramite anche l’esposizione del SIAP Informa nelle bacheche, e di far giungere i nostri messaggi ai colleghi apparentemente più riottosi e non impegnati o comunque indifferenti.

Non ci nascondiamo che i problemi esistono e sono in molti a chiedersi quale sia il ruolo di un sindacato.
Comprendiamo questo malessere e ce ne facciamo carico ogni qual volta possiamo esternare le varie problematiche nel confronto con l’Amministrazione.
Viviamo tempi e situazioni non certamente facili, e dal punto di vista economico,politico e di quello sociale. Per non parlare poi dei frequenti scontri istituzionali che non aiutano certamente a ristabilire un minimo di ordine in questo Paese.

Quello che ci interessa è come l’acuirsi dei conflitti sociali mette a repentaglio l’incolumità dei nostri colleghi impegnati a garantirne l’ordine e la sicurezza e diventano immancabilmente il bersaglio di ogni ceto sociale che rivendica risposte concrete dallo Stato. Siano essi studenti,operai,disoccupati o cittadini esasperati dall’invivibilità del territorio in cui vivono.

E su questo insistentemente chiediamo alla politica,all’Amministrazione, una maggiore attenzione per prevenire e ridurre i rischi.

Come sindacato Siap pensiamo di aver interpretato al meglio le rivendicazioni dei colleghi ed espresso la migliore azione, convinti come siamo che si può e si deve far meglio. Non abbiamo mai avallato operazioni di basso compromesso o accettato metodi di convenienze di parte. Abbiamo al contrario agito con la massima trasparenza e sempre nell’interesse dei nostri associati e di tutta la categoria.
Questo è stato il nostro percorso lineare che ci ha, nel corso degli anni premiato e, seguendo questo indirizzo continueremo a portare avanti le nostre battaglie ed i nostri programmi.

Passando poi al piano delle proposte, e proprio su un quadro di maggiore allargamento delle nostre iniziative, mi sento di suggerire la formazione di un comitato scientifico o di studio che in stretto rapporto con i direttivi provinciali e regionale possa lavorare in stretta sinergia per creare quelle condizioni di maggiore visibilità del Siap sul territorio. Non un organismo a parte, ma che operi all’interno e di supporto ai Segretari.

In particolare organizzando incontri, seminari,convegni su argomenti di più stretta attualità e coinvolgendo, oltre ai colleghi, anche autorità politiche ed istituzionali, del mondo del lavoro e della società civile.

Può, a qualcuno, sembrare una idea non originale. Ma se sapremo mettere in campo tutto il nostro potenziale umano ed organizzativo riusciremo ad essere ancora di più competitivi e potremo dimostrare di avere qualche marcia in più rispetto a coloro cui piace adagiarsi a vivere sugli allori o insistere su slogan ormai superati.

Noi dobbiamo caratterizzarci sempre di più per una organizzazione sindacale in movimento,che guarda al futuro ed a un modo di fare sindacato che è passione,confronto,studio della realtà e dei bisogni dei nostri colleghi e soprattutto impegno a concretizzare le loro richieste, in particolare della Base, agenti ed assistenti a cui il Siap da sempre si trova,per scelta costitutiva, particolarmente vicino.

E dato importante, possiamo contare su una classe dirigente di primissimo piano che guidata a livello nazionale dal segr. Generale Giuseppe Tiani ha saputo guadagnarsi spazi prima occupati da altre forze. A lui va principalmente il merito di questo successo di immagine e di presenza sugli organi di stampa di cui noi riusciamo ad averne significativi riflessi nel contatto con i colleghi.

La sua presenza qui al nostro Congresso è l’ulteriore testimonianza,qualora ve ne fosse il bisogno, della considerazione che il nostro gruppo dirigente,capitanato dall’inossidabile Segretario nazionale Dario Carboni, da Fabio Mancini e da Maurizio Germanò, si è guadagnato attraverso le tante e tante battaglie e presenze sui posti di lavoro e nel confronto con le parti.
A loro e ad altri ancora,per tutti cito Fabrizio Iannucci per Roma e provincia, ma non posso dimenticare i segretari provinciali di Viterbo,Frosinone,Latina, Rieti ,dobbiamo solo convintamente dire il nostro GRAZIE!!!!